Chiesetta dedicata a Sant’Antonio da Padova
Peseggia di Scorzè -- Venezia
VITA di S.Antonio. Sant’Antonio nasce in Portogallo, a Lisbona, nel 1195 da Maria e Martino Buglioni. Una tradizione molto tardiva indica la data del 15 agosto. Sappiamo che venne battezzato con il nome di Fernando. Trascorre i primi anni di formazione sotto la guida dei Canonici Agostiniani del Duomo della Vergine. Saranno anni preziosi per la sua formazione e il suo discernimento interiore. Nel 1220 Fernando viene in contatto con i frati minori, religiosi animati da Francesco d’Assisi nella lontana Italia. Infatti le reliquie di cinque missionari francescani torturati e uccisi in Marocco vengono portate a Coimbra, nella chiesa di Santa Croce, proprio dove si trovava Fernando. L’incontro si rivelerà fondamentale nel percorso di fede del giovane religioso: con grande sorpresa di tutti, nel settembre 1220 decide di          
lasciare i Canonici Agostiniani per entrare a far parte dei seguaci di Francesco d’Assisi. Per l’occasione, abbandona il vecchio nome di battesimo per assumere quello di Antonio. Antonio matura una forte vocazione alla missione e, in particolare, al martirio: e con questo ideale parte alla volta del Marocco dove, però, contrae una grave e non ben precisata malattia. E’ costretto al riposo forzato e non può predicare. Dopo qualche tempo, non guarendo, decide di rimpatriare, ma una violenta tempesta spinge la nave su cui si era imbarcato per il ritorno a Messina, in Sicilia. Da qui, dopo una convalescenza di un paio di mesi, si reca ad Assisi: è l’occasione propizia per incontrare Francesco d’Assisi che nella Pentecoste del 1221 aveva convocato tutti i frati. Sarà un incontro semplice, ma capace di confermare la scelta di Antonio nella sequela di Cristo per mezzo della fraternità e minorità francescane. E’ invitato a recarsi in Romagna, all’eremo di Montepaolo, vicino a Forlì, per dedicarsi alla preghiera, alla meditazione e all’umile servizio ai confratelli. Nel settembre 1222 si celebrano a Forlì le ordinazioni sacerdotali. Secondo la leggenda viene meno il predicatore invitato per l’occasione e Antonio, religioso e sacerdote, viene invitato a sostituirlo: è la rivelazione del suo talento come predicatore. Nonostante sia straniero, dalle sue parole emergono la sua profonda cultura biblica e la semplicità d’espressione. Da quel giorno viene inviato sulle strade del nord Italia e del sud della Francia per animare con la sua predicazione i fedeli spesso confusi dai dilaganti movimenti ereticali del tempo. Avrà anche parole di correzione per la decadenza morale di alcuni esponenti della Chiesa. Dal 1222 al 1227, Antonio ricopre l’incarico di Predicatore ufficiale dell’Ordine Francescano. Sappiamo che nel 1226 è a Limoges, in Francia; non abbiamo notizie chiare sul tempo del ritorno in Italia. Le agiografie indicano però la sua presenza nel Capitolo generale dei Frati minori, tenuto in Assisi nella Pentecoste del 1227.