Chiesetta dedicata a Sant’Antonio da Padova
Peseggia di Scorzè -- Venezia
Luigi Candiani -
Architetto (1888-1993).
Luigi Candiani nasce a Mareno
di Piave (TV) il 25 maggio 1888,
primo di otto fratelli.
Poco dopo la famiglia si
trasferisce a Vazzola, sempre in
provincia di Treviso. I suoi
studi si svolgono tra Oderzo, il
Collegio Brandolini-Rota, e Treviso,
l’Istituto Ricatti di
Treviso, dove si diploma geometra
nel 1909.
All’indomani della fine della
Grande Guerra, nel 1919, si laurea
in architettura presso
l’Accademia delle Belle Arti di
Bologna.
Il dopoguerra lo vede impegnato
nel restauro e ricostruzione delle
chiese che sorgevano lungo il
Piave distrutte o danneggiate
dagli eventi bellici.
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Ferruccio Facciolli nasce a Venezia
il 20 novembre 1912, da Fernando,
avvocato, e da Antonietta Franco,
contessa veneziana.
Dopo aver vissuto gli anni della
Grande Guerra a Genova, al sicuro
dai bombardamenti austriaci su
Venezia, il giovane Ferruccio
frequenta il Ginnasio nella sua
città natale, iniziando anche lo
studio della pittura e del disegno
in una scuola privata.
A 16 anni si iscrive all’Accademia
di Belle Arti di Venezia e durante le
vacanze estive ama visitare le
principali città d’arte con i loro
tesori di pittura e scultura.
Dopo il diploma conseguito
all’Accademia, frequenta i corsi
dell’ultimo anno di pittura a tempera,
affresco e litografia all’Accademia
delle Belle Arti di Monaco.
Inizia una vivace e feconda attività
artistica con la realizzazione e la
partecipazione a numerose ed
importanti mostre personali e
collettive.
Ferruccio Facciolli -
Pittore (1912-1958).
Gent. amica/amico,
sono don Lino Bertollo, Parroco di
Peseggia e Gardigiano, e Le scrivo
per informarla che la Chiesetta/
Oratorio dedicata a Sant'Antonio
da Padova, sita in Via Verdi,
n. 42 in Peseggia, di proprietà dei
Sigg. Marino e Giovanna Tegon,
necessita di un urgente intervento
di restauro.
La Chiesetta/Oratorio, che ha
ottantasei anni, ha un grande
valore affettivo non solo per gli
attuali proprietari che in accordo
con i loro cugini si sono assunti
l’impegno e la responsabilità del
restauro, ma anche per tutta la
popolazione di Peseggia che si
ritrova annualmente per
festeggiare e celebrare
Sant'Antonio e per recitare il S.
Rosario nel mese di maggio.
Al momento è chiusa in quanto si
stanno eseguendo i primi urgenti
lavori di restauro.
Una volta completamente
restaurata, sarà a disposizione
della Comunità parrocchiale e
rimarrà aperta per una visita e
soprattutto per fare qualche
preghiera al Santo dei miracoli
impossibili.
L’impegno economico è
importante. A questo proposito,
mi permetto di chiederle,
compatibilmente con i suoi
impegni e le sue possibilità,
un libero contributo per
affrontare la spesa della
ristrutturazione.
Ringraziando per la Sua
attenzione, cordialmente La
saluto e le auguro ogni bene.
Nel 1924 si traferisce a Treviso e
apre lo studio in via Polveriera,
dove avvia una intensa attività
professionale che lo vede
impegnato, insieme ad altri
professionisti, nella stesura del
Piano di risanamento del quartiere
di San Nicolò a Treviso e,
sempre in città, nella realizzazione
della sede della Banca della seta,
del palazzo neogotico in Piazza
San Vito e di quello dello stesso
stile posto di fronte alla Loggia
dei Cavalieri, della facciata della
chiesa di San Leonardo e della
fontana della stessa piazza, della
chiesetta degli Oblati fuori le mura,
del Foro Boario (1928) e del
demolito mercato ortofrutticolo.
Importante il suo apporto
professionale alla ricostruzione
della città dopo il tremendo
bombardamento del Venerdì
Santo del 1944.
Pur essendo uno degli ultimi
Premoderni, realizzò in stile
moderno l’ex Cinema Garibaldi.
Da ricordare anche l’Edicola
funeraria della Famiglia Giol a
San Polo di Piave (TV) e
la sua partecipazione al concorso
per il Trocadero di Parigi negli
anni Trenta.
Vasta la progettazione di chiese
(oltre un centinaio) e campanili
nelle varie parrocchie del Veneto.
A Peseggia si ricordano la
costruzione, su suo progetto,
dell’attuale campanile (1929),
che si ispira alle torri medievali
di Siena e Firenze, della chiesa
parrocchiale (1940), in stile
bizantino, e della Casa Canonica
(anni ‘50), nonché del piccolo
Oratorio dedicato a S. Antonio di
Padova (1931).
Grande professionista, morì a
Treviso nel 1993, all’età di 105
anni.